Inoltre, sempre nell’ordine delle iniziative radicali fiorentine, domenica 9 marzo dalle ore 10.30 si terrà in via dei Della Robbia (nei pressi del Consolato della Repubblica Popolare Cinese) un presidio nonviolento per ricordare la strage di migliaia di cittadini tibetani avvenuta il 10 marzo 1959 ad opera del governo di Pechino. In questo 55° anniversario dell’insurrezione di Lhasa, chiederemo un cambio di tendenza non solo per il popolo tibetano ma per tutta la popolazione cinese.
Tibetan uprising day e presidio davanti a Sollicciano: un weekend radicale a Firenze (8-9 marzo)
5 marzo 2014 di Emanuele Baciocchi
Ieri, 4 marzo, alla Camera dei Deputati è stato discusso e approvato (305 voti a favore contro 105 contrari), il documento formulato dalla Commissione Giustizia sul messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell’ 8 ottobre scorso (e quindi non direttamente il messaggio del Presidente).
Dal documento approvato emerge che, solo dopo aver provato una serie di ricorsi meramente “palliativi” al problema del sovraffollamento e della giustizia, non si esclude che si faccia ricorso a provvedimenti come l’amnistia e l’indulto.
Invece, come sappiamo bene, i contenuti del messaggio di Napolitano non parlavano di “possibilità” di prendere in considerazione i provvedimenti di clemenza, ma di “obbligo” perché gli unici in grado di ripristinare lo stato di diritto, la legalità, la democrazia nel nostro Paese.
Mancano solo 84 giorni all’ ultimatum imposto dalla CEDU dopo la sentenza pilota Torreggiani e, dal Parlamento, personaggi singolari come la responsabile giustizia del PD, Alessia Morani, piuttosto che gran parte del M5S, sembrano non capire le parole del Presidente e l’importanza di rispettare quella sentenza.
Proprio per questo, per ricordare che mancheranno solo 80 giorni al 28 maggio, sabato 8 marzo a partire dalle ore 11.00 è previsto davanti al carcere di Sollicciano un sit-in nonviolento durante il quale verrà aperto il nostro striscione con la scritta “Amnistia”.
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