Martedì scorso, i giudici della Corte di Strasburgo hanno affermato che la Repubblica italiana ha violato l’articolo 3 della convenzione sui diritti dell’uomo che sancisce che “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”. Lo stesso articolo per cui l’Italia era stata condannata nel gennaio 2013 con la sentenza pilota Torreggiani.
La segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, sull’onda di queste recenti evoluzioni, ha deciso di proseguire lo sciopero della fame che porta avanti da 36 giorni: a questa iniziativa nonviolenta si è aggiunto Marco Pannella, che dalla mezzanotte del 7 aprile si trova in sciopero totale della fame e della sete.
Come radicali, abbiamo più volte segnalato l’assenza dello Stato di diritto, dei Diritti umani e della Giustizia nel nostro Paese a partire della tortura perpetrata nelle carceri italiane.
Per denunciare tutto ciò, sabato 11 aprile, a partire dalle ore 15.30 in piazza Beccaria a Firenze, si terrà un presidio nonviolento proprio per chiedere l’introduzione del reato di tortura.
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