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Firenze, 19 gennaio 2019

Il Direttorio dell’associazione
Richiama le deliberazioni approvate nei mesi precedenti;
Approva il bilancio consuntivo per l’anno 2018 presentato dal coordinatore tecnico;
Ringrazia quanti hanno assunto, anche per un periodo limitato, il ruolo di componente del Direttorio e coloro che hanno coadiuvato, a vario titolo, il difficile lavoro dell’associazione;
Valuta, tuttavia, le iscrizioni all’associazione raggiunte nel 2018 non sufficienti al fine di convocare un congresso ordinario;

Si rammarica che alla conclusione di un lungo percorso statutario, in cui il Direttorio ha assunto straordinariamente i poteri congressuali con l’obiettivo di scongiurare lo scioglimento dell’associazione, i criteri, anche minimali, di ripristino della normale vita statutaria non siano stati raggiunti;

Valuta improrogabile, politicamente e statutariamente, la possibilità che, a distanza di quasi tre anni dall’ultimo congresso ordinario dell’associazione, tenutosi a Firenze il 5 marzo 2016, il Direttorio continui ad assumere funzioni straordinarie;

Decide, sulla base delle suddette prerogative statutarie, assunte con deliberazione il 28 gennaio 2017, di avviare le procedure di scioglimento dell’associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi”;

E dà mandato all’attuale Direttorio di formare un Comitato di liquidazione con gli obiettivi di:

1 liquidare legalmente l’associazione;
2 preservare l’archivio e il sito dell’associazione (radicalifirenze.com) al fine di conservare la storia e la memoria dell’associazione;
3 destinare i fondi residui, al netto delle spese di scioglimento, alla tutela della memoria dell’associazione nelle forme che il Comitato riterrà opportune;
4 pubblicare sul sito dell’associazione la presente deliberazione.

Il Comitato, a sua volta, alla conclusione del mandato di liquidazione dell’associazione, presenterà il resoconto, politico ed economico, finale pubblicandolo sul sito entro e non oltre il mese di giugno 2019; la suddetta pubblicazione coinciderà con l’esaurimento del mandato dello stesso Comitato.

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Dichiarazione di Massimo Lensi, Associazione per l’iniziativa radicale “AndreaTamburi”

Firenze, 4 luglio 2018 – “Lunedì il consiglio comunale di Firenze ha approvato una mozione importante sul carcere fiorentino di Sollicciano. Un documento a cui l’associazione “Andrea Tamburi” ha fattivamente collaborato con il gruppo consiliare “Firenze riparte a Sinistra” nella parte della preparazione, con due visite ispettive nell’istituto penitenziario, e anche in quella della redazione. Dopo il consiglio aperto in carcere di alcuni mesi fa, adesso la città è più vicina alle problematiche di Sollicciano: riorganizzazione del TPL per facilitare i collegamenti con l’istituto, un edificio per i semiliberi, il premio Zuppa per detenute e detenuti meritevoli, e altri impegni per l’inserimento lavorativo e per migliorare l’affettività e le modalità di relazione in vista del reinserimento sociale; sono impegni che il Comune si è assunto sulla spinta di un movimento che vuole creare un vero e solido ponte tra carcere e città.

L’altra buona notizia è la consegna di trecento ventilatori in carcere. Ormai l’estate è entrata nella fase più afosa, ma, grazie alla tenacia del cappellano di Sollicciano, Don Vincenzo Russo, e allo sforzo economico dell’Opera della Madonnina del Grappa, della Caritas regionale e della Misericordia, quest’anno le celle saranno dotate dei ventilatori. Un atto che anche in questo caso assume il significato di non voler lasciare l’istituto fiorentino solo di fronte ai suoi mille problemi.

Sono segnali importanti e siamo soddisfatti dell’esito positivo di iniziative concrete cui abbiamo contribuito, insieme a Rita Bernardini della presidenza del Partito Radicale. Segnali che lasciano intravedere la possibilità, specialmente in questo periodo così poco attento alla tutela dei diritti individuali e sociali, di aprire un dibattito vero sul carcere e sul suo rapporto con la città di Firenze.”

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VIDEO. Conferenza stampa al termine della visita presso il carcere di Sollicciano.

VIDEO. Intervista a Donella Verdi in visita al carcere di Sollicciano insieme alla delegazione radicale.

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CONTRORADIO

AGENZIA IMPRESS

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Dichiarazione di Sandra Gesualdi (Fondazione Don Lorenzo Milani) e Massimo Lensi (Associazione radicale “Andrea Tamburi”). A seguito della visita ispettiva compiuta qualche giorno fa nel carcere di Sollicciano della delegazione del Partito Radicale, con vari esponenti del mondo associazionistico fiorentino, dobbiamo ribadire l’allarme per le numerose criticità riscontrate all’interno dell’istituto penitenziario.

La delegazione, di cui hanno fatto parte Rita Bernardini della Presidenza del Partito Radicale e Donella Verdi del gruppo comunale “Firenze riparte a Sinistra”, ha dovuto costatare con i propri occhi la realtà descritta dai dati recentemente diffusi dall’Agenzia Regionale di Sanità. La rilevazione dell’ARS, infatti, ha evidenziato che a Sollicciano il 62,1% della popolazione detenuta soffre di almeno una patologia e che i disturbi psichiatrici continuano a rappresentare il gruppo più diffuso (38,5%), seguito dalle malattie infettive e parassitarie (16,2%).

Il carcere fiorentino soffre in aggiunta di un gravoso sovraffollamento. Il giorno della visita i detenuti presenti erano 730, su una capienza regolamentare di 494 posti letto, così suddivisi: 185 uomini e 55 donne di nazionalità italiana, 439 uomini e 51 donne di nazionalità straniera.

In questo quadro preoccupante, va comunque apprezzato lo sforzo della nuova direzione che ha provveduto ad alcuni lavori di straordinaria amministrazione per coprire le gigantesche macchie di umidità. Uno sforzo utile a mettere una toppa per qualche settimana, mentre restano urgenti gli interventi strutturali più ampi per risolvere le infiltrazioni che persistono ovunque, rendendo insalubri anche le celle in cui i detenuti devono rimanere per più di 20 ore al giorno. Altrettanto critica resta la situazione trattamentale: pochi detenuti hanno accesso al lavoro e solo per brevi periodi, mentre i tempi di attesa per gli incontri con gli educatori sono lunghissimi.

L’unica buona notizia riguarda il caldo: grazie alla collaborazione tra la Madonnina del Grappa, la Caritas Diocesana e la Misericordia sono in arrivo trecento ventilatori e la nuova direzione ha assicurato che renderà disponibile i trasformatori necessari a farli funzionare.

Un segnale incoraggiante questo, che dimostra come, con il lavoro di coordinamento tra istituzioni competenti, associazioni di volontariato e direzione del carcere, si possa costruire un ponte tra Sollicciano e la città e operare per il rientro nella legalità costituzionale.

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Firenze, 10 giugno 2018 – a distanza di due mesi dall’ultima visita, lunedì 11 giugno una delegazione del Partito Radicale, insieme a esponenti del mondo politico e associazionistico fiorentino, tornerà a visitare il carcere di Sollicciano. Prosegue, quindi, il lavoro di controllo e verifica che il Partito Radicale sviluppa costantemente in tutte le situazioni carcerarie particolarmente critiche, con l’autorizzazione del DAP. Lo scorso aprile, infatti, la situazione dell’istituto penitenziario fiorentino aveva destato forte preoccupazione tra i membri della delegazione.

 La delegazione sarà composta da Rita Bernardini (Presidenza del Partito Radicale), Donella Verdi, (consigliere comunale – Firenze riparte a Sinistra), Sandra Gesualdi (Fondazione Don Lorenzo Milani), Grazia Galli, Emanuele Baciocchi, Maurizio Morganti e Massimo Lensi, militanti radicali dell’Associazione “Andrea Tamburi”, e da due studenti universitari, Beatrice Laurita e Carlo Resta.

 Alle ore 15, sempre lunedì 11 giugno, a conclusione della visita, è prevista una conferenza stampa della delegazione davanti all’uscita del carcere. In caso di pioggia la conferenza stampa si svolgerà sotto la tettoia sempre di fronte all’ingresso del carcere.

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La settimana prossima saremo in visita nell’istituto fiorentino.

Dichiarazione di Rita Bernardini (Presidenza Partito Radicale) e Massimo Lensi (Associazione radicale ”Andrea Tamburi”)

Firenze, 7 giugno 2018 – La prossima settimana saremo nuovamente in visita ispettiva nel carcere di Sollicciano con una delegazione del Partito Radicale. A distanza di tre mesi dall’ultima visita effettuata, verificheremo se all’interno di quell’istituto penitenziario qualcosa in meglio sia cambiato, oppure no. Basterebbe un piccolo segnale, un’inversione di tendenza per capire se vi sia qualche intenzione di riformare Sollicciano, un carcere in “condizioni disumane e degradanti” come lo ha definito recentemente anche un giudice del tribunale di Genova.

C’è un’altra ragione per cui riteniamo importante la visita della settimana prossima. Sembra, infatti, che il nuovo Governo abbia intenzione di rendere le carceri sempre più dure, riducendo le misure alternative alla carcerazione e stravolgendo la funzione rieducativa dell’esecuzione di pena specificata nell’articolo 27 della Costituzione. Dopo la mancata approvazione della riforma penitenziaria da parte del governo Gentiloni, ci si avvia quindi nella direzione della sua completa cancellazione e dell’approvazione di un Piano Carceri per la costruzione di nuovi istituti penitenziari.

A tutto questo noi ci opponiamo e continuiamo a invitare le istituzioni a tornare al dettato della Costituzione rientrando nella legalità e rendendo il pianeta carcere, e quindi anche Sollicciano, un luogo in cui la pena non calpesti la dignità della persona e dove gli autori di reato trovino percorsi di risocializzazione potenziati e resi visibili a tutti. Il carcere non può e non deve essere il luogo della “tortura democratica” e della vendetta sociale, ma una struttura di servizi all’interno della quale trovare una strada diversa dal reato per tornare a vivere nella società e renderla più sicura. Fino a che questo non si concretizzerà appieno, il carcere continuerà ad essere per noi e per chiunque abbia a cuore la Costituzione un luogo di lotta nonviolenta.

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