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Firenze, 14/11 – Anche i radicali fiorentini dell’associazione radicale “Andrea Tamburi” hanno aderito all’ iniziativa nonviolenta promossa da Marco Pannella e Rita Bernardini per chiedere una rapida calendarizzazione dei lavori parlamentari sui provvedimenti di amnistia e indulto. <<Il messaggio alle Camere del Presidente Napolitano è misteriosamente caduto nel “dimenticatoio parlamentare” – hanno dichiarato il segretario ed il tesoriere dell’ associazione, Maurizio Buzzegoli ed Emanuele Baciocchi-  Anche da Firenze vogliamo lanciare il nostro sostegno alla battaglia di Marco Pannella che si trova in sciopero totale della fame e della sete dallo scorso 11 novembre perchè risolvere il problema della giustizia, e della sua appendice ultima delle carceri, significa ristabilire (o cominciare a stabilire) lo Stato di diritto, significa ricominciare (o cominciare) a rispettare la Costituzione, significa uscire da una situazione tecnicamente criminale e criminogena che attanaglia il nostro Paese>>. Buzzegoli e Baciocchi proseguono ricordando la drammatica situazione delle carceri toscane: << Al 31 dicembre 2012, il tasso di sovraffollamento carcerario nei penitenziari toscani era del 127,2%; che un’indagine dell’Azienda Regionale di Sanità toscana, condotta su 3/4 delle persone detenute nella nostra regionale, ha certificato che il 33,2% di costoro soffre di patologie psichiatriche, in larga parte dovute a patologie derivanti dalla tossicodipendenza. La nostra Regione soffre dunque degli effetti dell’attuale legge sulla criminalizzazione dell’uso delle sostanze stupefacenti (Legge Fini-Giovanardi) e, con 2286 (su 4148) persone straniere detenute, delle leggi sull’immigrazione clandestina (Bossi-Fini e legge 94 del 2 luglio 2009)>>. I due radicali concludono auspicando un atto di democrazia del Parlamento: <<Con la nostra azione nonviolenta, vogliamo essere d’aiuto al Presidente Napolitano, al Parlamento, a tutte le Istituzioni nazionali affinché possano rientrare nella legalità entro il termine ultimo imposto dall’Europa>>.
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SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE DI MARCO PANNELLA: INVITIAMO TUTTE LE COMPAGNE E I COMPAGNI A INVIARE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, UNA MISSIVA AFFINCHE’ INTERVENGA!

Come la maggior parte di voi saprà, Marco Pannella è in sciopero totale della fame e della sete per “ottenere che lo Stato italiano interrompa la flagranza tecnicamente criminale in termini di diritto internazionale e della “ex” Costituzione italiana. Mentre continuano ad arrivare conferme dalla giurisdizione europea, abbiamo fornito lo strumento perchè questo possa accadere formalmente in dieci giorni. Come episodio enorme, storico, dopo 30 anni di tradimento ed illegalità”.
Serve che ognuno di noi, si mobiliti sul web (facebook, twitter, etc.) per far conoscere le ragioni della battaglia nonviolenta di Pannella, che sta ponendo a repentaglio la propria vita nella totale indifferenza delle istituzioni e dei media. Via twitter l’hashtag  #IostoconMarco è stato diffuso poco prima della trasmissione mentre su Facebook i messaggi (nove, di diversa tipologia) inviati dalla pagina Radicali poco prima e poco dopo la diretta della conversazione settimanale.   A fronte di questa straordinaria mobilitazione è necessario ed urgente che in queste ore ci sia il massimo della mobilitazione da parte di ciascuno e di tutti per cercare personalità che dicano sono disponibile ad essere candidato nelle liste Amnistia Giustizia Libertà.
Potete anche inviare una lettera al Presidente Napolitano all’indirizzo [email protected], o via web all’indirizzo https://servizi.quirinale.it/webmail/ , con un testo uguale o simile a questo:
Egregio Presidente,
spero che qualcuno della presidenza possa comunicarle l’urgenza e la situazione estrema con la quale Pannella sta incarnando la drammatica e illegale situazione delle carceri e della giustizia. Un suo intervento con un messaggio alle Camere potrebbe restituire speranza ai cittadini detenuti e consentire quel dibattito pubblico che Pannella con la sua estrema lotta nonviolenta vuole tentare di disseppellire.
Sarebbe vitale per il diritto e non solo.
Egregio Presidente, Lei che è il massimo garante della Costituzione, un testo meraviglioso e completo, prenda coraggio e nell’arco di poche ore cominci a ristabilire la Democrazia in questo Paese.
La ringrazio per l’attenzione e la prego di intervenire come la Costituzione le consente.
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Di seguito, proponiamo la lettera che la compagna Laura Arconti ha già inviato a Napolitano:

Presidente Napolitano… Marco era da lei il 18 luglio 2011, ricorda? E (lo vede dalla fotografia) si accalorava mentre le spiegava appassionatamente i motivi che oggi lo costringono a n…

on mangiare e non bere: i diritti dei carcerati che vivono una tortura quotidiana, i diritti dei cittadini italiani ridotti a sudditi privi di democrazia…Presidente Napolitano, lei é nato come me nel giugno 1925. Era un anno in cui gli uomini liberi erano costretti a lasciare la Patria in cerca di diritti e di democrazia, l’anno del “Non mollare!”: noi siamo vecchi, Presidente, dovremmo essere saggi. Mandi questo MESSAGGIO ALLE CAMERE che Marco le chiede: non per sé ma per tutti noi, per la democrazia, per la Repubblica.Eppure l’anno scorso, nel Convegno al Senato, promosso dai Radicali, Lei parlò della situazione per la quale Marco Pannella non beve da sette giorni – CENTOCINQUANTUNO ORE, Signor Presidente – e la definirì «questione di prepotene urgenza». Da allora sono passati 17 mesi… diciassette mesi più questi ultimi sette giorni, in cui la sete di libertà e di giustizia sta prosciugando la vita di un Uomo cui l’Italia deve molto. Un Uomo di cui la Repubblica ha ancora bisogno, Signor Presidente!
E quella del senatore radicale, Marco Perduca:
Onorevole Presidente,
come sa Marco Pannella e’ giunto al sesto giorno di sciopero totale della fame e della sete. Si tratta del rilancio della sua lotta pel rispetto della legalita’ costituzionale, quella stessa legalita’ costituzionale che dovrebbe

esser guida del supremo garante della Costituzioni e dei vertici della Repubblica italiana. Come sa, su consiglio del suo collegio medico, da sabato mattina Marco Pannella e’ ricoverato in clinica dove pero’ ha deciso di proseguire la sua lotta nonviolenta perche’ non esistono le condizioni perche’ essa possa esser sospesa o convertita in altro. Ritengo una mancanza di rispetto verso il Suo ruolo il solo poterLe suggerire quali possano essere le condizioni che potrebbero vedere corrisposte le richieste di Pannella, come riterrei altrettanto offensivo, nei confronti di chi da una vita da’ corpo alla speranza di chi ancora ritiene che sia la forza della Legge il principio cardine della nostra Repubblica, che un segnale di pubblica o privata attenzione si circoscrivesse esclusivamente all’invito a desistere dalla lotta in corso. Pannella ha insegnato, in primis ai Radicali, ma anche a milionidi di individui di buona volonta’ in Italia e in tutto il mondo, che quando si ricerca la verita’, non quella colla “v” maiuscola, ma quella che e’ frutto di lotte storiche che hanno portato alla codificazione di diritti a livello internazionale, occorre fare quel che si deve perche’ accada quello che puo’. Ecco e’ nelle sue prerogative istituzionali, ma sicuramente non politiche – perche’ contrariamente a quanto possiamo apprezzare quotidianamente Ella non ne ha – poter far accadere qualcosa per cui si riconosca la patente flagranza criminale della nostra Repubblica e, ma non solo a parole, si adottino le necessarie misure per avviare una minimissima riduzione del danno recato alla vita del Diritto e quindi al diritto alla vita di chi si trova oggi a essere sul suolo italiano. Occorre una pubblica ammenda, occorre una pubblica riparazione, e occorrono urgentissimamente. La tanto da Pannella invocata amnistia e’ necessaria e urgente, non tanto per le carceri – che pur restano un luogo di morte e tortura quotidiane – quanto per le nostre istituzioni e per chi, a oggi, non si e’ voluto far carico di questo stato delle cose. Coi miei migliori auguri per i prossimi giorni,
sen. Marco Perduca co-vicepresidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito membro, Commissione giustizia segretario, Commissione speciale per la tutela dei diritti umani

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